Tipologie di Container

Il container standard è quello chiuso, detto “BOX”: un parallelepipedo con due porte a battente sul lato corto. Disponibile nelle varianti standard da 20 o 40 piedi rappresenta la stragrande maggioranza dei contenitori nel mondo. Il contenitore chiuso è disponibile anche nelle varianti a soffitto rialzato detto “High Cube”: 300 mm di maggiore spazio interno in altezza ma nessun beneficio in termini di portata netta o a soffitto ribassato detto “Low Cube”: più basso di 150 mm rispetto allo standard.
 
Per particolari esigenze di carico di componenti ingombranti sono stati creati i c.d. “Open Top” oppure “Open Side”: sono container basati sul modulo standard 20 / 40 piedi con aperture dedicate in alto o su uno / entrambe i lati lunghi. La copertura del tetto può essere in telo plastico oppure con un pannello rigido facilmente rimovibile.
 
In caso di trasporto liquidi esistono degli appositi contenitori cisterna i c.d. “ISO Tank”, sempre basati sul modulo standard 20 / 40 piedi. Possono trasportare diversi tipologie di materiale sia chimico che alimentare. Alla bisogna possono essere dotate di coibentazione termica e di attacco per riscaldare il contenuto con vapore da fonte esterna per rendere più fluido il carico facilitando le operazioni di travaso.
In alternativa, e limitatamente al trasporto di liquidi non pericolosi, è stato sviluppato il c.d. “Flexitank”: un serbatoio in plastica morbida e flessibile che viene inserito in un contenitore standard da 20 piedi prima di essere riempito. Questa soluzione permettere risparmi economici rispetto alla nolo della cisterna ma è praticabile solo per alimentari ed un numero limitato di altre sostanze liquide. Al contrario degli ISO Tank, i Flexitank non possono essere riutilizzati.
 
In caso di merci deperibili (alimentari, farmaci, vegetali ecc.) sono disponibili i contenitori a temperatura controllata, i c.d. “Reefer”. La merce va caricata già alla temperatura corretta e il contenitore manterrà sotto controllo i parametri di temperatura, umidità, ventilazione e drenaggio della condensa per tutto il trasporto.
Tutto questo è reso possibile da un’apposita unità refrigerante elettrica che può essere alimentato dalla nave, dalla rete elettrica del deposito o da un apposito gruppo elettrogeno.
Per garantire l’omogeneità e l’efficienza il carico va effettuato avendo cura di lasciare gli spazi corretti tra la merce in modo da avere la circolazione ottimale dell’aria. Lo scarico delle acque di condensa (particolarmente aggressive perché acide) avverrà tramite appositi tubi di drenaggio in plastica che impediranno l’ingresso di insetti e contaminanti.
I contenitori Reefer hanno dei sensori interni che misurano i parametri e – se il caso – azionano i dispositivi che li riportano ai valori impostati. Le temperature possono essere impostate tra -25°C e +25°C ma ci sono versioni che permettono di impostare temperature diverse. Se richiesto il sistema può registrare i parametri nel tempo (la c.d. strisciata) per il controllo qualità.
 
Tutti i container ISO destinati al trasporto intermodale hanno un Codice Univoco per la loro identificazione, simile al nostro codice fiscale, composto da undici caratteri alfanumerici, nella forma: 4 lettere (delle quali le prime 3 corrispondono alla sigla della compagnia proprietaria) e 6 numeri, seguiti da un numero finale di controllo (denominato “check-digit”).
Sulle porte di chiusura, o sul lato corto per gli ISO Tank, sono presenti delle marcatura che includono il codice univoco, informazioni come la tara, la portata, il volume eccetera. Oltre a queste marcature, normalmente applicate con vernice, è sempre presente la piastra CSC: una piastra metallica saldata o rivettata che contiene tutte le informazoni ed i certificati che ne consentono un utilizzo in piena sicurezza.
Quando il contenitore non supera le ispezini periodiche, esso viene “deflottato”, il proprietario stacca la piastra CSC e cancella il codice univoco dai registri. Da quel momento il contenitore non è idoneo al trasporto e viene respinto dalle compagnie. 
 
Altri tipi di contenitori standardizzati:
 
-          Contenitori aereonautici, in lega leggiera di alluminio, usati per la stiva la cui forma si adatta alla sezione tonda della fusoliera. Destinati sia al trasporto bagagli che al cargo, non vengono usati al di fuori degli aeroporti. Altri contenitori, più piccoli e squadrati, sono destinati al trasporto di bevande ed alimenti destinati al consumo a bordo da parte dei passeggeri.
 
-          Casse mobili: per utilizzo stradale, sono in grado di trasportare i bancali EPAL e possono essere caricate e scaricate dai mezzi senza bisogno di attrezzatura esterna, grazie alle sospensioni pneumatiche con altezza regolabile montate sui camion.
 
C.B. gennaio 2025
Dal 1991 l’outsourcing nel mondo dei servizi

Siamo una cooperativa del lavoro che opera a Verona e provincia dal 1991. Siamo al servizio dei lavoratori e delle aziende che necessitano di personale in outsourcing per la gestione della logistica, del magazzino, del confezionamento e delle pulizie industriali e commerciali.

Scrivici o chiamaci per avere maggiori informazioni.

Compila il form


Per avere maggiori informazioni sulla nostra azienda e i servizi che possiamo offrire, compila il form. Ti risponderà il nostro responsabile. 

*Tutti i campi sono obbligatori.

Scrivi il tuo nome.
Scrivi un indirizzo mail valido.
Scrivi un numero di telefono valido.
Campo non valido
Accetta il trattamento dei tuoi dati personali.

Euroservices Società cooperativa

Sede amministrativa: Via E. Fermi, 13/C - 37135 Verona
Sede legale: Via Sommacampagna 63H 37137 Verona
P.IVA 02254070234 - Alb.Soc.Coop.Mut.Prev. A116023 -  REA 227165 - Cap. Soc. € 25.600 i.v.