In un blog dei mesi scorsi abbiamo presentato i sistemi per movimentare i bancali. Oggi parliamo dei mezzi speciali per movimentare i contenitori all’interno di un’area privata, quindi non su strade aperte al traffico. L’esigenza è trasferire i contenitori da una posizione all’altra in modo rapido, preciso, sicuro ed efficiente.
Quelli più caratteristici nei porti ed interporti sono le gru, solitamente a portale, che si muovono avanti e indietro lungo i binari. Queste gru movimentano i contenitori grazie a delle funi cui sono appesi dei telai che agganciano e sganciano i contenitori tramite i c.d. “Marine Twist Lock”.
Le gru e servono a trasferire i contenitori dalla nave / dal treno a degli automezzi speciali, che li portano in un’area di smistamento, e viceversa. Le gru devono essere estremamente precise e veloci perché le navi hanno dei tempi di ormeggio alla banchina ben definiti.
Nell’area di smistamento i contenitori sono gestiti da veicoli che ricordano dei muletti ma moolto più grandi visto il lavoro che vanno ad eseguire, chiamati Container Handlers.
Come i muletti questi veicoli hanno l’asse sterzante posteriore e la trazione sull’asse anteriore che è fisso. Al posto delle classiche forche del muletto c’è un telaio simile a quello delle gru cui sopra che è un grado di agganciare e sganciare il contenitore tramite i “Marine Twist Lock”. La capacità di sollevamento e di movimento del Loaded Container Handler (sollevatore contenitori carichi) è garantita da un potente motore turbodiesel con trasmissione sovradimensionata e idraulica adatta a sollevare velocemente un container da 40 piedi pieno che ha una massa di oltre 36 tonnellate; tra i veicoli speciali questi sono i mezzi con l’utilizzo più gravoso perché lavorano al 100% del carico h24 per 365 giorni all’anno e si trovano a dover accatastare sino a 6 contenitori (un palazzo di 5 piani) uno sull’altro con grande precisione e velocità.
Un sollevatore più “leggero” è l’Empty Container Handler, che gestisce solo i contenitori vuoti: un 40 piedi ha una tara attorno alle 4 tonnellate. Questi veicoli possono essere a trazione elettrica, con il sistema che recupera energia quando il container viene abbassato, oltre che in frenata.
La macchina più sofisticata è il Reach Stacker, che ha il braccio estensibile di sollevamento inclinato.
Mentre il “muletto” può solo sollevare in verticale, quindi raggiunge solo la prima fila, il Reach Stacker riesce, oltre a sollevare i contenitori pieni, anche a prelevarli / posizionarli sulla seconda – terza fila, guadagnando in efficienza e flessibilità. Motore turbodiesel e trasmissione heavy-duty sono la scelta obbligata per questi mezzi.
C.B. gennaio 2025
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