Put-to-Light e Put-to-Wall

Nello scritto precedente ho presentato il Pick-to-Light per facilitare il prelievo.

 

Siamo sempre in un magazzino ma stavolta l’operatore deve preparare gli imballi della merce da spedire: il sistema gli fa avere decine di referenze in ordine sparso e lo deve aiutare a spedire la merce giusta nel contenitore corretto: vediamo come funziona il Put-to-Light.

 

L’operatore prende i pezzi in un quantitativo massimo consentito dal sistema sulla base dei parametri come l’esperienza della persona, la probabilità di fare errori, la complessità del lavoro.

 

L’operatore scansiona i pezzi e il sistema lo guida alla scatola / busta con indicazioni luminose e della quantità; sistemati i pezzi la luce si spegne se il sistema rileva il peso corretto altrimenti segnala l’errore all’operatore che ha la possibilità di risolvere.

 

Alla fine una bilancia di precisione pesa l’imballo completo che verrà avviato alla spedizione solo se il peso rilevato corrisponde al teorico.

 

Una variante del sistema è il “Put-to-Wall” dove i prodotti vengono posizionati in una parete composta da celle simile ad un alveare, in attesa del completamento dell’ordine.

 

Entrambe i sistemi fanno parte della famiglia dei c.d. “poka yoke” = a prova di errore perché integrano più di uno o più dispositivi che intercetta gli errori.

 

C.B. luglio 2025