Il Pallet: l’umile compagno della movimentazione merci

esempio di "skid", un bancale molto usato nell'America del Nord

Il pallet, detto anche paletta, pedana o bancale, è un manufatto in legno che oramai è diventato indispensabile per la movimentazione merci.

Prima dell’introduzione del pallet la merce viaggiava in casse a terra, cartoni, barili, caricata in reti o rinfusa.

Durante la seconda guerra mondiale i militari statunitensi incaricati della gestione logistica degli approvvigionamenti si resero conto che tenere il carico sollevato da terra rende molto più veloce la sua gestione e riduce i danni da strisciamento e da contatto con sporco ed umidità. In quell’epoca ci fu anche un notevole sviluppo di macchine dedicate alla movimentazione della merce su bancale, che oggi sono diventati i muletti ed i transpallet.

Le principali funzioni del bancale sono:

-          tenere sollevato il carico dal terreno proteggendolo dalle contaminazioni

-          rendere agevole al movimentazione permettendo di inforcare con mezzi appositi

-          integrarsi e supportare il sistema per bloccare il carico come regge o film

-          proteggere la merce da urti durante il trasporto e la movimentazione

-          può essere inforcato da ogni lato o solo da due lati, per questo sono detti “inforcabili a 4 vie” o "inforcabili a 2 vie"

All’inizio degli anni ’60 vennero pubblicate le prime norme ISO per la standardizzazione dei bancali: il pallet EUR1 misura 80 x 120 cm è diventato lo standard Europeo per il trasporto su gomma e su rotaia; un’ulteriore impulso alla diffusione dei pallet standard venne dalle norme europee di esenzione da dazi doganali per i bancali, che quindi vengono costruiti per essere utilizzati più volte.

In Nord America il bancale più diffuso misura 40 x 48 pollici, molto simile all’EUR2 che è 100 x 120 cm

Sia i bancali EUR che quelli nordamericani hanno lo svantaggio di non entrare nei containers che hanno dimensioni interne diverse dai rimorchi e semirimorchi. Per questo nelle le spedizioni marittime vengono usati bancali specifici che sono normalmente a perdere cioè destinati ad un solo utilizzo.

Un bancale particolare molto usato negli USA è il c.d. Skid senza traverse inferiori: minore ingombro verticale, più economico e leggero ma può essere inforcato solo a 2 vie.

La diffusione del bancale è talmente consolidata che la capacità dei magazzini verticali si misura in posti–pallet ed uno dei KPI della gestione di del magazzino si misura in numero di bancali movimentati all’anno.

Il materiale tradizionale con cui vengono costruiti i bancali è il legno massiccio: legno morbido per i bancali monouso e di qualità superiore per i bancali destinati al riutilizzo. Molti produttori rilasciano un certificato di sostenibilità di origine del materiale. Nel caso di spedizioni intercontinentali il materiale va trattato contro le infestazioni da insetti secondo la norme ISPM 15. Per carichi leggeri si usano bancali fatti con scarti della lavorazione del legno incollati e pressati a caldo.

Altri tipi di materiali:

-          polietilene vergine ad alta densità (migliori caratteristiche meccaniche) o plastica riciclata. Notevolmente più cari dei bancali in legno, hanno il vantaggio di resistere a parecchi agenti chimici, di poter essere stampati in diverse forme, sono sanificabili più volte e sono esenti dall’ISPM 15. Sono leggeri quindi aumentano il carico trasportabile ma rischiano di deformarsi ad alte temperature ponendo problemi di sicurezza a meno che non siano dotati di rinforzi in metallo. Non necessitano di manutenzione ma non sono riparabili.

-          Ferro: molto costosi, solo per utlizzi gravosi. Sanificabili ma pesanti (riducono il carico pagante) e soggetti a manutenzione.

Tra gli altri contenitori derivati dal pallet, quindi sempre inforcabili e con dimensioni compatibili con gli EUR1, ricordiamo

-          gabbie rigide e gabbie collassabili,

-          contenitori per liquidi alimentari e non

-          porta sacchi per rinfuse, detti anche Big Bag

Lo standard EUR1 ha prodotto dei “sottomultipli” nel mondo dell’imballo: i produttori cercheranno di inscatolare la merce in contenitori modulari che possono essere impilati su bancale senza spreco di spazio.

Nel 1991 viene creato il consorzio EPAL con l’obbiettivo di garantire gli standard di qualità dei bancali.

Nuove tecnologie: per una migliore rintracciabilità e gestione della movimentazione, i bancali possono essere dotati di codice a barre, QR o tag RFID

C.B. luglio 2024

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