Evoluzione e tendenze dei mezzi di trasporto su gomma

GigaLiner

La movimentazione terrestre all’esterno delle aree private viene convenzionalmente divisa in:

 

- gomma: camion, furgoni, motocarri e ciclocarri

- rotaia: treni merci

- fune: nastri trasportatori, teleferiche

 

Lunga Percorrenza

Il mezzo su gomma più comune che vediamo nelle strade di grande scorrimento è il c.d. bilico più precisamente l’autoarticolato (come definito dal comma i dell’Art. 54 del Codice della Strada). È un’unità composta da

-       un trattore stradale: la motrice a due o più assi, di cui uno sterzante ed almeno uno di trazione con pneumatici gemellati, con la cabina del conducente ed il gruppo motore-trasmissione, senza vano di carico

-       un semirimorchio: un mezzo con 1, 2 o 3 assi dal lato posteriore e “appoggiato” alla motrice dal lato anteriore

Trattore stradale e semirimorchio sono accoppiati tramite una ralla, che è lo snodo che permette l’articolazione, e formano così l’autoarticolato.

La massa complessiva per un veicolo a 5 assi (i più comuni) è di 44 tonnellate.

Recentemente si stanno diffondendo autoarticolati a soli 4 assi specialmente tra le flotte del fast delivery (UPS, DHL, Amazon, Poste ecc) che, a fronte di una massa limitata a 40 tonnellate garantiscono costi ed emissioni inferiori. 

I mezzi più moderni sono dotati di motore alimentato a metano (CNG) per ridurre le emissioni e non essere soggetti ai blocchi della circolazione; la tecnologia è matura ma l'investimento resta alto. Ci sono dei prototipi con alimentazione a idrogeno o elettrica ma sono ancora lontani dalla produzione di serie anche per difficolta' infrastrutturali. 

Dal 2022 la lunghezza massima complessiva di trattore + semirimorchio è passata da 16.4 m a 18 m portando la capacità da 33 a 37 Europalette. Dati alla mano questo aumento di lunghezza e volume ha permesso di ottimizzare i flussi, ridurre i costi ed abbattere le emissioni.

 

Nei paesi nordeuropei si stanno sperimentando i c.d. GigaLiners ovvero degli autoarticolati come quelli sopra descritti cui viene agganciato posteriormente un altro rimorchio: la lunghezza totale sale a 25 metri e la massa complessiva sale a 60 tonnellate.

Fare retromarcia o manovrare in spazi ristretti con questi “convogli” risulta impossibile quindi la loro circolazione resterebbe comunque limitata all’autostrada ed immediate vicinanze.

Molto diffusi nei paesi anglosassoni come USA e Canada, è l’Australia il territorio dove il “road train” regna incontrastato. Down Under è normale vedere convogli con 3 - 6 rimorchi ma in casi estremi possono raggiungere dimensioni monstre con oltre 100 rimorchi e lunghezze superiori al chilometro; i convogli vengono agganciati in aree dedicate fuori dalle grandi città e viaggiano per migliaia di chilometri su strade con poche curve; il piano del viaggio prevede che i semirimorchi possano venire sganciati mano a mano che il convoglio avanza.

In Europa settentrionale, come abbiamo detto, alcuni GigaLiners stanno circolando in via sperimentale per raccolta dati: chi è favorevole ai GigaLiners ne argomenta i vantaggi nella ulteriore riduzione di costi ed emissioni, oltre che alla possibilità di avere maggior volume per stivare batterie o celle a idrogeno dei mezzi elettrificati. Due GigaLiners movimentano il carico di 3 autoarticolati riducendo anche la congestione stradale, rumore ed impatto ambientale.

Le critiche sostengono che i GigaLiners siano pericolosi a causa della loro massa, superiore del 50% a quella dell’autoarticolato tradizionale, andrebbero a danneggiare l’asfalto e necessitino di infrastrutture apposite come rotatorie o aree di sosta per circolare senza creare pericolo. Da ultimo i detrattori sostengono che i GigaLiners sarebbero in concorrenza al trasporto su rotaia o intermodale e rallenterebbero la transizione ecologica.

Una volta terminato il periodo sperimentale ci saranno delle modifiche alle Normative Europee che andranno adattate alle situazioni dei singoli Stati. Chiaramente le arterie stradali Italiane sono diverse da quelle scandinave, per questo si dice che le intenzioni del Legislatore Italiano siano per permettere la circolazione dei GigaLiners solo in alcune direttrici stradali e limitatamente ad alcuni giorni e fasce orarie.  

 

Dettaglio

La distribuzione dai magazzini ai clienti avviene con i c.d. furgoni, più precisamente gli autocarri come descritti dal comma d dell’Art. 54 del Codice della Strada. Sono dei mezzi a due assi di cui quello posteriore può essere con ruote gemellate per gli utilizzi più pesanti.

Gli autocarri più grandi scaricano in baia ed il pianale può essere percorso con un transpallet elettrico.

I mezzi più piccoli consegnano a terra quindi possono essere dotati di dispositivi elettroidraulici per lo scarico come pedana mobile o paranchi di sollevamento.

A seconda delle esigenze di protezione del carico da furti ed agenti atmosferici gli autocarri possono essere con il cassone (aperto o telonato) o con vano chiuso in lamiera metallica e porte scorrevoli o incernierate. Lo scarico dei mezzi cassonati è agevolato dalla possibilità di abbassare le sponde mentre le porte dei mezzi chiusi hanno una luce tale da permettere la movimentazione di bancali.

Gli autocarri più piccoli sono derivati dalle autovetture passeggeri con alcune modifiche agli equipaggiamenti e vengono comunemente detti “autovetture furgonate”: questi mezzi hanno capacità di carico e portata limitata.

Le normative cittadine sulla riduzione delle emissioni ed i limiti degli accessi ai centri cittadini degli anni 2010 hanno portato ad una progressiva conversione dell’alimentazione del parco mezzi da diesel a metano mentre negli anni 2020 la maggioranza dei furgoni acquistati per consegne nelle città è ad alimentazione elettrica.

 

Last Mile

La distribuzione “ultimo miglio” in ZTL è fatta con piccoli ed agili mezzi a tre o quattro ruote.

Dopo decenni di onorato servizio la gloriosa Ape Piaggio, rumorosa ed inquinante per gli standard moderni, è andata in pensione ed è stata sostituita da mezzi a trazione elettrica spesso derivati dalle vetturette che vediamo sui campi da golf. Per i carichi più leggeri vengono utilizzati tricicli a pedalata assistita.

 

Il veicolo elettrificato diventa un mezzo per la promozione dell'immagine: sulle fiancate del vano di carico spesso campeggia la scritta “Stiamo consegnando per conto di … ad emissioni zero”

 

C.B. agosto 24

 

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