Con Zona Franca o Porto Franco si intendono delle zone di un territorio statale ove vigono alcuni benefici come assenza di Dazi e/o Imposte per le merci provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Storicamente le Zone Franche sono state create in zone portuali con lo scopo di favorire gli scambi commerciali oppure per aiutare l’economia locale in zone disagiate; nell’Italia preunitaria vi erano molte Zone Franche, abolite quasi totalmente nel 1868 per non creare disuguaglianze.
Caratteristica delle Zone Franche è essere in prossimità di Porti Marittimi o Fluviali oppure di Zone lungo il Confine di Stato.
Oggi le Zone Franche in Europa sono cittadine in situazioni geografiche particolari (Livigno in Italia o l’enclave spagnola di Ceuta in Nord Africa) oppure da porti (Trieste, Venezia, Brema, Bordeaux). Un caso eclatante in Asia sono le megalopoli cinesi di Hong Kong e Macao, che sono anche regioni amministrative speciali, che si spiega con la storia particolare delle ex colonie.
Secondo le Norme Europee, la Zona Franca appartiene al Territorio dello Stato ma vi è un’esenzione dei tributi sino a quando la merce non unionale è all’interno di esse; per questo si parla di "Finzione di Extraterritorialità" delle Merci e cioè si considerano non presenti sul territorio, quindi non ancora assoggettabili a Dazi e/o Imposte.
Dal punto di vista pratico la Zona Franca è un’area recintata con punti di transito controllati dall’Agenzia delle Dogane. All’atto di ingresso la merce non unionale viene registrata contabilmente ma non viene svolta nessuna formalità doganale (“Finzione di Extraterritorialità”). All’atto di uscita la merce può essere importata sul territorio con pagamento dei Dazi e/o delle Imposte oppure spedita in altro stato: ai fini doganali la merce non è mai entrata sul territorio.
Come con il Deposito Doganale, nella Zona Franca possono essere compute alcune attività come imballaggio ed etichettatura.
Nella Zona Franca possono essere depositate anche merci unionali, purché facilmente identificabili come tali e registrate.
Altra cosa sono le Zone Franche Urbane istituite con la Legge 296 / 2006: si tratta di zone urbane bisognose di sostanziosi interventi di riqualificazione ed è mirata ad attrarre attività economiche medio – piccole ad investire sul territorio con esenzione / forte riduzione dalle imposte sul reddito. Lo scopo della norma, nata sull’esperienza di leggi simili francesi, è di favorire l’inclusione sociale. Attualmente la L. 296 / 2006 è sotto esame per la potenziale violazione delle Norme Europee sul Divieto degli Aiuti di Stato.
Un’altra variazione della Zona Franca sono le Zone Economiche Speciali: in questi territori vige una legislazione economica più favorevole rispetto a quella del resto del Paese di appartenenza. Molto diffuse in Asia ed in Africa, hanno lo scopo di attirare investimenti dall’estero offrendo notevoli vantaggi economici di tipo fiscale, costo del lavoro, costo dell'energia eccetera.
C.B. marzo 2025
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